Cristian Buzzelli

Chi sono

Cristian Buzzelli, nato il 7 febbraio 1984 a Fano, ha trascorso l’infanzia e la gioventù nelle Marche con un padre pescatore, una madre casalinga e 2 fratelli. Poco portato per gli studi, a 15 anni fa l’operaio ma, stanco del lavoro in fabbrica, dopo alcuni anni si orienta verso il mondo della movida notturna e del divertimento ricoprendo man mano ruoli diversi: vocalist, PR, barista, DJ. Decide allora di aprire un’attività tutta sua dedicando, nel contempo e con immensa gioia e creatività, le sue estati alla gestione di un campo estivo per bambini.

L’avventura di un ristorante di proprietà si rivela presto una disavventura finanziaria da cui esce alternando stagioni lavorative come cameriere e barman d’estate in Sardegna e d’inverno in Svizzera.

Questa è la biografia tradizionale di Cristian Buzzelli.

Ma non è rilevante: poco conta dove e quando è nato, cos’ha studiato, le sue esperienze lavorative. Quello che lo definisce, quello che fa la sua biografia, cioè la sua vita, è tutto tra le righe scritte qui sopra.

Di lui infatti, interessa sapere che è una persona con un suo mondo fatto su misura dove osare e giocare sono le parole d’ordine. È un eterno ragazzo che vuole girare il mondo per scoprire sempre cose nuove, crescere e imparare tanto.

È un bambino a cui piace vivere la vita a 1000 km all’ora. Questa persona tanto speciale pensa che la vita sia una sfida e un gioco e che dobbiamo giocare sempre al massimo.

Il suo motto è “Ora … domani è tardi” e gliel’ha insegnato la vita stessa quando si è trovato a gestire delle difficoltà importanti: un’infanzia non sempre facile, un rapporto con la scuola complicato da una dislessia non diagnosticata, i tormenti della gioventù: sono alcune delle tappe di un percorso che non sembrava portarlo sulla strada della consapevolezza e dell’equilibrio interiore che è oggi suo.

Un viaggio con lunga permanenza in India sarà infatti la prima svolta per intraprendere il cammino che lo porta ad essere il Cristian di oggi. Prima di allora, si era sempre sentito diverso dai suoi coetanei. Tuttavia, nel primo periodo della sua vita, si adatta alle frequentazioni della gioventù, emulando alcuni comportamenti senza sceglierli davvero.

L’India è l’inizio di una profonda presa di coscienza delle priorità dell’esistenza, gli apre la via per un percorso energetico caratterizzato dalla lettura di libri, dalla visione di film e dal desiderio ardente di crescita personale. La sua vita cambia completamente: più che una rinascita, inizia una specie di sogno che ha scelto di vivere. Questa ricerca gli insegna che tutto è possibile, che tutto si può realizzare, che l’Universo è fatto di Energia così come il nostro stesso corpo. E, questa meravigliosa Energia, è a disposizione di noi esseri umani, basta imparare ad orientarla nel giusto canale.

Nel suo percorso di crescita, scopre quello che diventerà il suo migliore amico: conosce Aladino e, ogni volta che vuole realizzare un desiderio, glielo scrive e, come per magia, tutto si avvera. Da allora, guidato dalla sua esperienza personale, Cristian presenta questo metodo come un gioco che fa provare a tutti, anche alle persone che non conosce: capisce che anche i loro desideri si realizzano e questo lo rende felice.

A questo punto del percorso, siamo nel 2008…

La magica India gioca un ruolo fondamentale: Cristian scopre questo paese stupendo e capisce che la vita è meravigliosa e che non possiamo lamentarci di niente. Le situazioni tremende, la vita quotidiana e tutte le sue difficoltà, le mille lotte di ogni giorno per sopravvivere non tolgono il sorriso agli abitanti. Per Cristian questo viaggio è l’occasione dell’insegnamento più grande: sorridere alla vita ogni giorno, vivere con la felicità nel cuore.

Questa filosofia troverà subito un’applicazione concreta nella vita di Cristian: la vita gli mette davanti sfide che riguardano dapprima la chiusura del locale che aveva aperto con il conseguente, pesantissimo debito che si ritrova sulle spalle e, poco dopo, perde la madre che lottava con coraggio da anni contro un tumore.

Il giovane ragazzo trova allora la forza di reagire, rifiuta lo stato di prostrazione che si insinua in lui e decide di rimboccarsi le maniche, senza aspettare aiuti o risvolti provvidenziali. Capisce, con la perdita della madre ancora giovane, che non si può attendere per realizzare sogni e inventarsi la propria felicità.  Si rende conto che la maggior parte delle persone rimanda sempre le cose da fare e poi alla fine non le fa mai.

Per lui questo sistema non esisterà più, da quel momento.

Lui non aspetta. Lui PENSA ora, lui FA ora, lui VIVE ora, lui È ora. Una sua caratteristica è che è sempre felice e regala tanti sorrisi perché secondo lui essere scontenti e imbronciati non serve a niente, la rabbia e la tristezza non fanno cambiare le cose. Non è solo una teoria, lo dimostra anche nei fatti: quando sua mamma sta veramente male, lui non si abbandona a piangere giorno e notte, sa che il quadro clinico di Ornella non sarebbe migliorato in quel modo e forse in nessun altro modo. Decide perciò di regalare a sua madre in fin di vita sorrisi ed energia, si fa vedere sempre positivo e propositivo, migliorando così almeno il suo umore.

Il nuovo Cristian

si fa messaggero del suo concetto di felicità: secondo lui la felicità non è uno stato d’animo, ma uno stile di vita, bisogna essere felici ogni giorno per il solo motivo che siamo vivi. Gli avvenimenti della giornata, gli eventi, le situazioni, le cose e le persone che ci circondano non devono condizionare la nostra felicità, sono ininfluenti sul nostro stato di benessere interiore. Questo cuore pieno di gioia è quello che tutti i bambini hanno ma che perdiamo man mano che cresciamo. In questo, Cristian può essere considerato come un eterno bambino. Lui stesso si vede come tale perché riconosce nei bambini molte delle sue caratteristiche: sono semplici, si divertono con poco, si accontentano di quello che hanno ma, soprattutto, sono spontanei, limpidi, onesti, dicono le cose come stanno e non si vergognano di chiedere, fare e parlare. Sono incoscienti, imprudenti, fanno quello che gli va di fare, non hanno filtri mentali.

In poche parole: i bambini sono felici senza motivo e Cristian è come loro.

Il suo pensiero “L’ Amore Inizia Dall’ Amarsi”, è diventato una filosofia di vita e un progetto che Cristian porta con sé in giro per il mondo quando presenta le sue missioni, il suo libro, le sue idee. È proprio questa filosofia che lo porterà a realizzare al più presto il sogno che lo accompagna dall’infanzia: aprire una scuola in Africa. Il suo scopo nella vita può essere definito da una sola parola: aiutare.

Secondo la sua filosofia, ogni essere umano possiede, dentro di sé, dei poteri sovrannaturali ai quali si può attingere portando  il corpo e la mente all’estremo: inizia, allora, a sfidare sé stesso su un piano psico-fisco, iniziando a fare Missioni in bici alternate con percorsi spirituali, meditazioni, digiuni e lavorando sulle sue ferite inconsce.

Tutto questo potrebbe essere solo una dichiarazione d’intenti…

un proclamare belle idee e lodevoli intenzioni, se Cristian non facesse realmente quello che dice. Nel 2018, a un anno dalla perdita della madre, decide di realizzare la sua prima “missione”: il giro della Sardegna in bici, notevole sfida fisica quando si conoscono gli importanti dislivelli dell’isola dei 4 mori ma con la particolarità di partire senza portafoglio, per fare di questo exploit sportivo una scommessa sulla generosità e sul desiderio di aprirsi all’altro.

A dimostrazione di ciò, scrive e autopubblica il libro che racconta la sua avventura, il cui ricavato è stato interamente devoluto in beneficenza.

Questa volontà si è ripetuta nella seconda missione di Cristian, realizzata nel settembre del 2019. Sempre in bici e senza soldi, ha stavolta fatto il giro della Sicilia in 27 giorni, confermando la sua filosofia minimalista per quanto riguarda gli oggetti, ma piena di Amore e di voglia di condivisione con le persone.

Contestualmente a tutto questo, Cristian non smette mai di formarsi per portare avanti il suo Cammino di Evoluzione personale e, nell’Aprile del 2019, frequenta un corso di formazione in meditazione Vipassana tenuto da S. N. Gonka nella tradizione di Sayagyi U Ba Khin.

Oggi, Cristian ha deciso di non avere più una dimora fissa: ad aprile 2020 lascia il lavoro in Svizzera per dedicarsi un anno sabbatico in viaggio. Torna a Fano dal padre per ultimare il libro e la sua pubblicazione. Il libro esce il 30 giugno 2020, giorno del 60° compleanno di sua madre Ornella cui è dedicata la sua opera e, dal giorno seguente, Cristian avrebbe dovuto cominciare il suo periodo di totale libertà e scoperta del mondo, senza vincoli di lavoro o residenza. Chiaramente, la situazione mondiale ha cambiato e sta cambiando i suoi piani.

Aveva programmato di fare il giro dell’Armenia e della Georgia in bici dopo il tour di presentazione di Missione Sardegna e di andare poi 3 mesi in Madagascar per fare volontariato a partire da settembre. Tutti i voli vengono cancellati.

La vita lo invita a fare
nuovi progetti

un po’ più tranquilli di quelli pensati inizialmente: trascorre il mese di agosto 2020 in Sicilia per definire meglio i mesi successivi, si ritira per alcuni mesi dello stesso anno in un centro di meditazione in Toscana, nell’Osho Center di Miasto per riprendere un po’ di fiato dopo la frenesia dell’ultimo anno, tra giro della Sicilia in bici senza soldi a Settembre 2019 , cui ha fatto seguito la maratona di New York il 3 Novembre 2019, viaggio in Guatemala con lo zaino in spalla, stagione invernale in Svizzera, stesura, pubblicazione e promozione del libro Missione Sardegna.

Trascorso questo periodo di rigenerazione, Cristian riparte più carico che mai, alla volta di nuove avventure da vivere tutte con il suo caratteristico entusiasmo e la voglia di prendere a morsi questa folle Vita e tutto ciò che essa ha da offrire…

da Gennaio a Maggio del 2021 è a Scicli, nella sua amata Sicilia e lavora come volontario in una struttura che ospita bambini e ragazzi con difficoltà. La sua gioia e il suo sorriso conquistano il cuore di questi ragazzi che imparano tanto da lui ma che a lui insegnano anche tantissimo. Anche questa esperienza volge al termine e, con il Cuore più ricco di quando è arrivato, lascia la Sicilia poiché lo aspetta il Viaggio della Vita, la sua ultima Missione.

Prima di affrontarla, però, ha ancora da portare a termine qualcosa di molto importante per lui: il 30 Maggio 2021, infatti, dona all’associazione Maruzza l’intero ricavato della vendita del libro Missione Sardegna. €4.663 vengono devoluti a questa meravigliosa associazione che si occupa di cure palliative in ambito pediatrico.

A Luglio dello stesso anno…

grazie ad una raccolta fondi portata avanti insieme all’associazione Davide il Drago, devolve a Chiara Ribechini la cifra di € 2.609,91 per la cura dei bambini.

A questo punto, è tempo di prepararsi. Cristian trascorre tutto il mese di Agosto 2021 immerso nella Natura in un bosco alle porte di Torino nella struttura del suo caro amico Ivan: è circondato da Madre Terra, si prende cura degli animali che popolano questo posto spettacolare, fa i conti con la totale assenza di energia elettrica e di acqua corrente: questo gli permette di concentrarsi sulla stesura del suo nuovo libro e di preparare il corpo e la mente per il suo prossimo viaggio: dal 1 Settembre al 21 Novembre 2021 affronterà un lunghissimo Cammino di 82 giorni che toccherà le principali tappe della religione Cristiana. Parte da Lourdes, arriva a Santiago e prosegue, a ritroso, verso Fatima. Come già detto, è l’ultima eclatante missione che chiude un ciclo importantissimo iniziato in Sardegna e attualmente ancora in corso.

Molto seguito sui social networks per le sue avventure, per i suoi viaggi e le sue riflessioni, cerca di diffondere la sua filosofia condividendo i valori in cui crede e col sorriso che è la sua firma, ironizza: “Come vedete, la mia bici non sta andando in pensione! Il mondo è vasto e mi aspetta”. Biografia in divenire…